Condivido un pensiero, più che il risultato.

Riuscire a lavorare con l'uncinetto è sempre stato per me un limite, nonostante la manualità, dovuta anche al fatto che il filo l'ho sempre lavorato, ma come materia prima, e in fabbrica.
Luogo tutt'altro che piacevole, molto spesso...l'uncinetto però, era un mistero per me, un misto fra odio e insofferenza, oltre che incapacità di riuscire anche solo a tenerlo fra le dita.
Un mistero che ho voluto svelare, a me stessa

Oggi, so che non è solo un'oggetto con il quale il filo che io lavoravo, dal più liscio e semplice , al più fantasioso e complicato, diventa qualcosa di magico e prendono vita tanti oggetti utili e meno utili ma comunque bellissimi... è un'oasi di pace, un "compagno" silenzioso nei momenti in cui il silenzio è ricerca interiore.

Qualunque cosa prenda vita, attraverso il lavoro delle mani, con l'aiuto di strumenti e non, tramite spunti, reinterpretazione o libera fantasia, in ogni caso andrebbe rispettato... "all'interno" contiene persieri che mai nessuno potrà sapere, ma sono densi di emozioni.

Chissà se un giorno riuscirò ad apprezzare il mio lavoro, fiera delle mie mani, meno sporche di fabbrica, ma non meno importanti.

(Ely Pi)